Presso l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, è stato costituito – ai sensi dell’art. 1 comma 269, Lett. C) dell al. 30 dicembre 2021 n. 234 – un Gruppo di lavoro per l’adozione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale.
ACOP è presente con il direttore generale dott. Gianluca Maccauro, al tavolo insieme al Dott. Pasqualino Castaldi Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dott.ssa Barbara Filippi Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dott.ssa Grazia Corbello Ministero della Salute, Dott.ssa Simona Carbone Ministero della Salute, Dott. Antonio Cascio Regione Emilia-Romagna, Dott.ssa Paola Palmieri Regione Lombardia, Prof.ssa Paola Di Giulio Università degli Studi di Torino Vicepresidente Consiglio Superiore di Sanità, Prof.ssa Luisa Saiani Università degli studi di Verona, Prof.ssa Mariagrazia De Marinis Università Campus Bio-Medico Roma, Dott.ssaPaola Cantarelli Scuola Universitaria Sant’Anna – Pisa, Avv. Giovanni Costantino Referente – ARIS, Dott. Claudio Costa Esperto – AGENAS, Dott.ssa Lorena MartiniDirigente UOS Fabbisogni Standard e Modelli organizzativi AGENAS, Dott. Paolo Anibaldi Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea – ROMA, Dott.ssa Patrizia Bonesso Esperto – AGENAS, Dott.ssa Marta Branca Esperto – AGENAS.
Viene presentato il metodo elaborato da AGE.NA.S. per le osservazioni del caso.
Il Gruppo si è appena insediato e proseguirà i lavori fino a fine giugno con appuntamenti periodici.
Uno dei capisaldi del metodo 2017 era la condizione che l’analisi dovesse tener conto di un’organizzazione efficiente in grado di fornire ai pazienti un servizio di qualità, erogato in condizioni di sicurezza e nel rispetto della normativa in materia di orario di lavoro del personale. Il metodo deve quindi avere a riferimento una programmazione sanitaria “pensata” in termini di efficacia ed efficienza.
Tenuto conto che le regioni hanno recentemente riorganizzato l’offerta di salute sulla base dei criteri del D.M. 70/2015, si ritiene che vadano valutati esclusivamente i presidi previsti nell’organizzazione sanitaria regionale sulla base della riorganizzazione posta in essere in applicazione del citato D.M., che individua standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. Di conseguenza i provvedimenti attuativi di tale Decreto rappresentano una rete ospedaliera regionale allineata ai suddetti standard, che deve essere coerentemente dimensionata anche in termini di risorse umane.
Obiettivo del presente lavoro, considerato che si intende individuare il fabbisogno di personale delle aziende sanitarie pubbliche, il dato di Tabella C – “Mappatura delle strutture di degenza e dei servizi senza posti letto: situazione attuale (al 01/01/2016) e successiva all’attuazione dei documenti di programmazione” – deve essere depurato delle strutture private accreditate, in quanto queste acquisiscono autonomamente il proprio personale.
Nel corso del 2020 e del 2021 i servizi sanitari regionali hanno subito notevoli mutazioni per adattarsi alle nuove necessità generate durante l’emergenza sanitaria.
Nonostante i valori elaborati rappresentino il fabbisogno di professionisti pre-pandemia, è comunque possibile applicare “nuovi” standard alle attività aggiuntive, che è stato necessario implementare per far fronte alla fase pandemica e interpandemica come aggiuntive rispetto al fabbisogno già determinato dalla valutazione dei dati di attività e di consistenze del personale del 2019.