a cura dell’avv. Rossella Gravina
Il disegno di legge sulle semplificazioni è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore il 18 dicembre, con due importanti novità per i medici di medicina generale, sostenute dalla Federazione italiana medici di medicina generale ma che non saranno immediatamente operative. Lo precisa la Fimmg che fa chiarezza sui tempi effettivi per l’avvio delle certificazioni di malattia da remoto e delle ricette ripetibili per i malati cronici. “La prima novità – spiega il sindacato dei medici di famiglia in una nota – riguarda il rilascio del certificato per l’assenza del lavoratore dovuta alla malattia: il medico di famiglia potrà, diversamente a quanto avviene oggi, rilasciarlo anche a distanza tramite una televisita. L’articolo 58 del provvedimento equipara la certificazione effettuata da remoto, attraverso la telemedicina, a quella tradizionale in presenza. Come puntualizzato dalla Fimmg, per l’attuazione di tali novità “la legge rinvia a un successivo accordo che sarà assunto in Conferenza Stato-Regioni, senza indicare nessuna precisa scadenza: in questa sede, su proposta del ministro della Salute, saranno definiti i casi e le modalità del ricorso alla telecertificazione. Fino ad allora resteranno in vigore le regole attuali: il medico deve accertare di persona le condizioni del paziente”. Dunque, con il Decreto Semplificazioni (Ddl Semplificazioni 2025), è stata introdotta la possibilità di ottenere il certificato di malattia tramite televisita (videochiamata), semplificando le procedure per i dipendenti pubblici e riducendo gli oneri burocratici. Il medico potrà, dunque, valutare e rilasciare il certificato telematico tramite videochiamata, senza visita domiciliare o ambulatoriale diretta. Tuttavia, per la piena operatività saranno necessarie, come precisato, norme attuative specifiche per definire modalità e strumenti precisi, estendendosi anche alla certificazione a distanza per i privati, con l’obiettivo di velocizzare l’iter e digitalizzare l’intero processo. La normativa mantiene inoltre le sanzioni contro certificazioni false, sia cartacee sia telematiche. La seconda misura, prevista dall’articolo 62, consente al medico di famiglia di prescrivere i medicinali per patologie croniche per un periodo massimo di 12 mesi, evitando al paziente la continua richiesta di ricette. Anche in questo caso l’applicazione non sarà immediata: entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge è atteso un decreto attuativo dei ministeri della Salute ed Economia, che stabilirà modalità e limiti, garantendo l’assenza di nuovi costi per lo Stato. Sarà, inoltre, possibile ottenere i farmaci prescritti anche con documentazione di dimissione ospedaliera o referti del pronto soccorso, senza dover attendere una seconda prescrizione da parte del medico di famiglia, facilitando così la semplificazione e la continuità dei percorsi assistenziali e soprattutto coprendo i periodi festivi e prefestivi viste le numerose dimissioni del venerdì”. Al termine dell’iter normativo, illustra la Fimmg, “il medico indicherà nella ricetta ripetibile la posologia e il numero di confezioni dispensabili nell’arco temporale massimo di 12 mesi. Il medico potrà sospendere in qualsiasi momento la ripetibilità della prescrizione o potrà modificare la terapia, qualora lo richiedano ragioni di monitoraggio sulla ridotta compliance del paziente, la conoscenza e stratificazione dei comportamenti di aderenza alle terapie già a disposizione nei nostri gestionali, in un’ottica di appropriatezza prescrittiva finalizzata agli esiti di salute del paziente”. Il farmacista consegnerà ogni volta un numero di confezioni sufficiente a coprire 30 giorni e invierà comunicazione al medico di famiglia, favorendo una reale collaborazione tra professionisti sul territorio. L’introduzione di tali norme, segna davvero un punto di svolta verso la completa digitalizzazione e semplificazione della certificazione di malattia, introducendo la televisita come strumento valido per l’emissione dei certificati telematici.

