Il 4 febbraio 2023 si celebra la Giornata mondiale contro il cancro, World Cancer Day, promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La Giornata rappresenta un importante richiamo a riflettere su cosa ognuno può fare per combattere il cancro.
Il contrasto alle patologie neoplastiche necessita di un approccio multi-disciplinare e richiede interventi coordinati e sinergici a più livelli, dalla prevenzione al miglioramento del percorso complessivo della presa in carico del paziente oncologico.
In questa ottica, il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 (PNP) evidenzia l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce accanto al trattamento e al miglioramento della qualità di vita del paziente.
In particolare, il PNP investe sulla prevenzione dei tumori attraverso: azioni intersettoriali di promozione della salute (sana alimentazione, attività fisica, astensione dall’uso di sigarette e di altri prodotti del tabacco e dal consumo dannoso e rischioso di alcol); miglioramento della partecipazione agli screening per il carcinoma della cervice uterina, della mammella e del colon retto, erogati dal Servizio Sanitario Nazionale, la cui offerta e adesione è un fattore protettivo per la mortalità e morbilità dovuta a queste tre patologie. Oltre al consolidamento dei programmi di screening, il Piano prevede l’implementazione di percorsi diagnostico terapeutici, integrati con le attività in essere, per le donne ad alto rischio di cancro alla mammella per le mutazioni genetiche.
Dunque: mangiare sano, mantenere il giusto peso corporeo, fare regolarmente attività fisica e ridurre il consumo di bevande alcoliche può ridurre fino al 30% il rischio di ammalarsi di tumore.
Il rischio di sviluppare alcuni tumori è più elevato per le persone obese. Alcune infezioni croniche sono la causa di circa il 10-12% dei tumori, con percentuali di rischio attribuibile che variano molto da Paese a Paese. Tali infezioni includono vari tipi di Papilloma virus (carcinoma della cervice uterina, e altri tumori ano-genitali e tumori oro-faringei), il virus di Epstein-Barr (alcuni linfomi e tumori del cavo orale), l’Herpes-virus 8 (sarcoma di Kaposi), l’Helicobacter pylori (carcinoma dello stomaco e linfoma MALT), i virus dell’epatite B e C (carcinoma epatocellulare). Inquinamento ambientale (in particolare quello atmosferico), radiazioni ionizzanti ed esposizione ai raggi ultravioletti si stima siano responsabili di circa il 5% dei tumori.
Nella lotta al cancro molto è già stato fatto in termini di progresso scientifico e tecnologico, coinvolgimento politico e presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica, ma per ridurre sempre più il numero di casi di tumore c’è bisogno di mantenere alta l’attenzione. Anche per garantire a tutti uguale accesso alle forme di prevenzione e di cura che la ricerca mette oggi a disposizione.
Vanno inoltre migliorati l’offerta e l’adesione ai programmi di screening, che presentano ancora differenze territoriali.
Il Codice europeo contro il cancro: 12 azioni per ridurre il rischio di sviluppare il tumore
Le 12 principali modalità per ridurre il rischio di sviluppare un tumore sono riassunte, a cura della Organizzazione Mondiale della Sanità, della IARC e della Commissione Europea, nel Codice Europeo Contro il Cancro:
- Non fumare;
- Sostenere le politiche che promuovono un ambiente libero dal fumo;
- Mantenere un peso sano;
- Svolgere attività fisica ogni giorno;
- Seguire una dieta sana;
- Evitare o limitare il consumo di alcolici.
- Non esporsi troppo al sole e comunque con alta protezione;
- Osservare scrupolosamente le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro per proteggerti dall’esposizione ad agenti cancerogeni noti;
- Accertarsi di non essere esposto a concentrazioni naturalmente elevate di radon;
- Per le donne:
- L’allattamento al seno riduce il rischio di cancro per la madre. Possibilmente allattare.
- La terapia ormonale sostitutiva (TOS) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limitarne l’uso;
- Assicurarsi che i figli partecipino ai programmi di vaccinazione contro:
- l’epatite B (per i neonati)
- il papillomavirus umano (HPV).
- Partecipare a programmi organizzati di screening per il cancro:
- dell’intestino (uomini e donne)
- del seno (donne)
- del collo dell’utero (donne).