Sanità connessa con le reti ultra veloci

Innovazioni tecnologiche e Sanità, il binomio per eccellenza. Dai trattamenti agli strumenti per la diagnostica, il settore sanitario è costantemente alla ricerca di nuove tecnologie per facilitare l’accesso a cure mediche adeguate e migliorare la salute dei pazienti. Siamo abituati a immaginare il progresso della scienza medica come un iter tecnologico con strumenti sempre più precisi e all’avanguardia. Il beneficio maggiore però, che una rete in fibra ottica può portare, non riguarda solamente la scienza ma la medicina intesa come servizio alla persona.

parte da Bari la sfida della sanità connessa: più di 30 padiglioni con unità operative e universitarie, un Ospedale pediatrico e un magazzino economale, per un totale di oltre 280 mila metri quadri collegati da reti ultraveloci.

Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari ha potuto infatti dotarsi di nuove infrastrutture di rete a banda ultra larga, oltre che degli strumenti necessari a garantire la sicurezza informatica dei sistemi.

I vantaggi delle reti ultraveloci

Le reti ultraveloci consentono alle strutture sanitarie di pianificare il futuro in base alle esigenze dei cittadini. Oltre a favorire la rapidità di connessione, la stabilità del segnale e l’ampiezza di banda a disposizione in ambito sanitario, con conseguente miglioramento dei servizi di connettività offerti dal Polo ospedaliero, le reti ultraveloci svolgono una fondamentale funzione abilitante. La banda ultra larga, infatti, è un’infrastruttura che favorisce lo sviluppo della Sanità digitale, permettendo ad esempio di sostenere, a livello di traffico dati, servizi quali il Fascicolo sanitario elettronico, l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, la Telemedicina, la migrazione in cloud di dati, la realizzazione di app, lo smartworking.

Il Piano Sanità Connessa 

L’obiettivo del Piano Sanità Connessa è fornire servizi di connettività a banda ultra larga alle strutture del servizio sanitario pubblico sul territorio nazionale, con una velocità compresa tra uno e dieci gigabit al secondo (Gbit/s) in base alla tipologia delle strutture collegate, dagli ambulatori ai grandi Poli ospedalieri. Il Piano è suddiviso in otto Lotti e prevede un investimento complessivo pari a circa 315 milioni di euro. Oltre all’attivazione delle reti ultraveloci, le strutture sanitarie interessate dagli interventi potranno godere, per almeno cinque anni, dell’accesso gratuito alla rete con banda minima garantita e servizi di assistenza tecnica continua.

Rete ultraveloce e telemedicina: le diagnosi a distanza

La diagnostica da remoto è uno strumento che migliorerà sempre più la vita dei cittadini, sia a livello burocratico – grazie alla possibilità di snellire le pratiche – sia in termini di accuratezza, grazie alla possibilità di confrontarsi in tempo reale con altri professionisti o istituzioni. 

Rete ultraveloce e Cloud: la gestione dei dati dei pazienti

Con l’avvento dei moderni computer ogni cosa è stata digitalizzata e traslata su un formato leggero e facilmente trasferibile come allegato ma fino a qualche tempo fa era comunque necessario un supporto hardware per lo stoccaggio dei dati. 

Con la connessione a banda ultra larga, è finalmente possibile accedere ad archivi virtuali posizionati su cloud: in questo modo non c’è più bisogno di avere una memoria fisica su cui archiviare i dati.

Rete ultraveloce e Smart Monitoring: a distanza e in tempo reale 

Niente più telefonate interminabili in cui cerchi di far capire al tuo medico di famiglia cos’è che ti fa male, per poi ritrovarti comunque a fare una fila di ore davanti alla porta del suo studio. Per effettuare una visita a distanza in maniera ottimale è comunque necessario, per il medico, osservare il paziente e le sue reazioni agli stimoli. 

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