Assegnato all’esame del Senato della Repubblica, alla 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) il DDL S. 224, in materia di pronto soccorso e assistenza ospedaliera.
Il DDL, in ragione delle criticità del sistema di emergenza-urgenza del Paese emerse durante la pandemia, aggravate dalla progressiva riduzione dei presidi di pronto soccorso e dall’incertezza normativa, intende assicurare uniformità applicativa del processo di riordino e aggiornare la valutazione e il controllo degli impieghi e degli esiti. L’obiettivo finale è indicato nella “tracciabilità, indispensabile per la sostenibilità in chiave universalistica del Servizio sanitario nazionale con un importante incremento di risorse, secondo potenziati livelli essenziali di emergenza urgenza e continuità assistenziale integrata con la medicina territoriale, di cui a distinta iniziativa legislativa”.
Le direttrici fondamentali della riforma sono di seguito, brevemente, riepilogate.
- Istituzione del Centro nazionale emergenza sanitaria (CNES) presso il Ministero della salute, con funzioni di indirizzo, verifica di adesione alla riforma e sviluppo del sistema di emergenza urgenza sanitaria nazionale e uno specifico sistema di valutazione, affidato ad Agenas. Tale sistema di valutazione vuole minimizzare le inefficienze, le negligenze e le imperizie facilmente intercettabili in via preventiva e predittiva;
- Grave inadempimento degli obblighi assunti mediante la stipula dei contratti e degli accordi contrattuali di cui all’articolo 8-quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, nel caso di mancato adempimento degli obblighi di informazione per gli erogatori convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale
- Quanto all’intelligenza artificiale, le tecniche di machine learning prevedono metodi avanzati di elaborazione e analisi dei dati, con l’obiettivo di valutare, tra l’altro, il livello di correlazione tra gli indicatori, il metodo di attribuzione delle valutazioni sul singolo indicatore e della valutazione complessiva di struttura, nonché l’eventuale necessità di integrare ulteriori indicatori, per validare un modello utile al raggiungimento delle dimensioni previste nel nuovo sistema.
- Contrasto delle forme di ingaggio atipiche (turnisti a gettone) nei servizi di emergenza-urgenza ospedalieri e in generale delle distorsioni derivanti da forme di esternalizzazione riferite ad attività assistenziali di pronto soccorso;
- Valorizzazione e responsabilizzazione dei medici, infermieri e tecnici agendo in attrattività e fiducia.
- Regolazione del sistema preospedaliero e ospedaliero di emergenza-urgenza con remunerazione attualizzata in ragione del giusto corrispettivo a tariffa o funzione, sulla base dell’analisi dei costi, del valore clinico e dei prezzi secondo principi di trasparenza, oggettiva misurazione e valutazione degli esiti in linea con l’articolo 15 della legge 5 agosto 2022, n. 118 applicato a tutte le strutture pubbliche e private.
- Aggiornamento del regolamento di cui al decreto del Ministro della salute 2 aprile 2015, n. 70, con l’adeguamento programmatorio della rete di emergenza-urgenza ospedaliera per livelli di intensità di presa in carico e specificità dei bisogni.
- Previsione di una strategia per un sistema integrato di emergenza-urgenza evoluta anche in continuità assistenziale e medicina territoriale, con dimensionamenti congruenti per bacini di popolazione in considerazione delle specificità territoriali.
- Formazione «ultrarapida» degli specialisti che prestano servizio in pronto soccorso.
- Valorizzazione delle competenze degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pubblici e privati, mono e politematici.