Manovra, sanità in rosso: i fondi elargiti diminuiranno di 2 miliardi

“Manovra coraggiosa e scritta in tempi record”. Il Presidente del Consiglio sulla legge di bilancio bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche.

Purtroppo le risorse, che sembrerebbero essere destinate alla sanità, sono assolutamente insufficienti e inadeguate.

Ad oggi le Regioni hanno un disavanzo di 3,8 miliardi per i costi sostenuti per il Covid e di circa 2 miliardi per il rincaro dei costi energetici.

È necessaria una vera e propria terapia d’urto, capace di far rientrare il Servizio Sanitario Nazionale ai livelli di finanziamento europei. Diventa allora necessario discutere dell’utilizzo dei fondi del Mes, al fine di rafforzare strutturalmente il nostro sistema e prepararlo alle nuove sfide.

Attualmente non è ancora chiaro, dal testo della manovra, in che modo si stabiliranno le condizioni per garantire le cure a tutti i cittadini.

Le associazioni di categoria del comparto sanitario fanno fronte comune, dichiarando che c’è la necessità di trovare fondi altrimenti la tenuta del sistema e a rischio.

Con riguardo ai fondi elargiti per il Covid, nel 2021 sono costati 8,5 miliardi, mentre quest’anno si ipotizza che verranno erogati soltanto 4 miliardi, con un margine massimo di 6 miliardi. Questo significa che nella migliore delle ipotesi le spese extra per la sanità saranno di 5,7 miliardi.

La sanità appare del tutto ignorata all’interno delle discussioni sulla manovra.

D’altra parte anche il Ministro Schillaci, pur reclamando il suo spazio, è riuscito a parlare solo di misure, dal valore più che altro simbolico, come ad esempio un compenso extra per il personale dell’emergenza e delle specialità con gli organici più in crisi, che verrebbe aumentato a 200 milioni rispetto ai 90 stanziati da Speranza, ma non se ne è fatto nulla. Tutto ciò pur sapendo che i fondi potrebbero essere attinti dal Fondo Sanitario Nazionale: non si tratterebbe infatti di destinare nuovi fondi, ma solo di allargare un vincolo già stanziato.

Lo stesso sistema potrebbe essere usato per le liste di attesa, ma è molto difficile che di queste azioni ci sia traccia in Finanziaria.

In via generale la spesa sanitaria, nelle stime di questo governo, è in discesa: quest’anno vale 134 miliardi e il prossimo 132.

Pur avendo saltato il giro, ci si augura che il Governo focalizzi presto l’attenzione sulle risorse da offrire alla spesa sanitaria, per la tenuta stessa del Sistema Sanitario Nazionale, già ampiamente ferito dalle scelte dei Governi precedenti.

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