In Conferenza Stato Regioni si apre la discussione sul Decreto legge 34 del 30 marzo 2023

È stata convocata la riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta ordinaria per il giorno mercoledì 19 aprile 2023 con all’Ordine del giorno: Proposta di documento per l’audizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dalla Commissione 1ª del Senato della Repubblica in merito all’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, nel quadro della Missione 6 del PNRR – Punto all’esame della Commissione nella riunione programmata per il 18 aprile 2023; Proposta di documento per l’audizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dalla Commissione 1ª del Senato della Repubblica in merito all’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute – Punto all’esame della commissione nella riunione programmata per il 18 aprile 2023; Proposta di documento per l’audizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dalla Commissione XII della Camera dei deputati in merito al Disegno di Legge di conversione del Decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34 recante “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali”, con particolare riferimento ai dispositivi medici – Punto all’esame della Commissione nella riunione programmata per il 18 aprile 2023;

C’è stato “un forte segnale, nonostante le oggettive difficoltà economiche, investendo per la sanità, da qui al 2025, 8 miliardi e mezzo in più, indicando una decisiva inversione di rotta. E spero che anche nel Def ci siano risorse aggiuntive”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che evidenzia “l’importanza della sanità” e come vi siano state “misure che mostrano rinnovata attenzione alla sanità pubblica, nonché la capacità di intercettare le istanze di coloro che la sanità la devono gestire sul campo”.

Del Def e della sostenibilità finanziaria del Servizio Sanitario Nazionale parla anche Raffaele Donini, assessore regionale alla sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, rilevando invece che la “sanità pubblica non interessa”, “non è certo una priorità. Lo conferma il Def con cui si è scelto di tirare il freno a mano sul servizio sanitario nazionale, un documento in cui è evidente la proiezione della curva in discesa della percentuale di spesa sanitaria rispetto al Pil: dal 6,7% nel 2023 si scende al 6,3% nel 2024 e al 6,2% sia per il 2025 che per il 2026”.

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