DDL Anziani

Acop esprime soddisfazione per l’approvazione in via definitiva del cosiddetto DDL Anziani. Parlamento e Governo hanno accolto, nel corso dell’iter del provvedimento, diverse proposte provenienti dal mondo del settore sanitario territoriale, per realizzare una migliore integrazione socio-sanitaria, nell’ottica di garantire autonomia, e non solo assistenza, alle persone non autosufficienti.

La riforma nasce dall’emergenza demografica. L’Italia è prima in Europa per anziani, seconda nel mondo dopo il Giappone. Di qui la necessità di dare risposte solide e concrete a 14 milioni di anziani. Il governo Meloni ha sostenuto questa riforma portandola in Aula in 150 giorni ottenendo la trasversalità di tutte le forze politiche. Non c’è stato nemmeno un voto contrario. Questo è un esempio di politica che si mette al servizio delle persone e protegge in più fragili, garantendo qualità di vita in tutte le sue fasi, anche nell’ultima stagione.

COSA PREVEDE IL DDL ANZIANI

  1. Invecchiamento attivo: per facilitare l’autonomia delle persone anziane, la legge punta a potenziare l’assistenza domiciliare e favorire l’erogazione dei servizi socio-sanitari con l’istituzione di “punti unici di accesso”, ma anche attraverso la creazione di “luoghi di socializzazione” volti a favorire l’inclusione sociale attraverso il dialogo tra persone della stessa età e il contatto con animali domestici. 
  2. Coabitazione solidale: Inserite proposte di sviluppo di nuovi modelli di condivisione dello stesso tetto sia tra anziani che tra diverse generazioni, in luoghi quali condomini solidali e case famiglia, attraverso il volontariato.
  3. Indennità unica universale: Si prevede l’introduzione su base volontaria, progressiva e sperimentale della “prestazione universale per la non autosufficienza”. Una prestazione unica che racchiude tutte le agevolazioni verso gli anziani non autosufficienti, compresa l’indennità di accompagnamento.
  4. Maggiore attenzione ai caregiver familiari: previste tutele per inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro delle persone che si occupano della cura dei familiari anziani, mediante attività di formazione e certificazione delle competenze professionali maturate durante questa esperienza. 
  5. Creazione del SNAA: nasce il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente che ha l’obiettivo di programmare e monitorare i servizi pubblici alle persone anziane non autosufficienti.

I prossimi step saranno cruciali per determinare l’efficacia del provvedimento, nel perseguire gli obiettivi prefissati, a partire dalla necessaria previsione di adeguati investimenti: non può esistere un welfare ‘a costo zero’ e per invertire la tendenza che vede la nostra rete socio-sanitaria sempre più fragile, c’è bisogno di un importante impiego di risorse. Inoltre ci aspettiamo un concreto coinvolgimento del comparto della sanità privata sin dalla messa a punto dei futuri decreti attuativi del disegno di legge e poi nella sua concreta attuazione sui territori, per una governance multilivello in grado di aumentare la qualità delle misure.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *