AIDR (Italian Digital Revolution) punta sul Patto nazionale per l’interoperabilità del fascicolo sanitario

Il convegno AIDR conferma che l’interoperabilità del fascicolo sanitario è essenziale per rendere realmente operativo l’utilizzo di questo strumento di supporto per sanitari e pazienti in tutta l’Italia

“L’interoperabilità del fascicolo sanitario è essenziale per rendere realmente operativo l’utilizzo di questo strumento di supporto per sanitari e pazienti in tutto lo Stivale. È necessaria una piattaforma che consenta il dialogo da regione a regione.” Questo il messaggio lanciato nel corso del convegno “Il Fascicolo Sanitario nel Lazio, tra analisi dello stato d’arte e iniziative future”, promosso dall’Associazione Italian Digital Revolution (Aidr) in collaborazione con la Commissione e il Parlamento Europeo, nello Spazio Europa Experience – David Sassoli della Commissione e del Parlamento Europeo. Un’occasione di confronto tra professionisti, manager e istituzioni per valutare questo importantissimo strumento di supporto per cittadini e sanitari. “Il fascicolo sanitario – ha detto in apertura di convegno il sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato – può e deve diventare strumento essenziale della sanità digitale, grazie anche alla misura 6 del PNRR.”

“Sul fascicolo sanitario elettronico, c’è bisogno di un decisivo cambio di passo, soprattutto nella Regione Lazio decisamente indietro in questo settore – ha evidenziato nel suo intervento Chiara Colosimo, Segretario di Presidenza Camera dei Deputati -. Va promossa la sinergia tra medici di base e sistema ospedaliero del territorio anche attraverso una piattaforma centralizzata e informatica regionale di prenotazione per la diagnostica e l’ospedalizzazione”. “L’innovazione tecnologica in medicina è fondamentale – ha sottolineato nel corso del suo intervento il dottor Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova -. Durante i mesi della pandemia, i sistemi che abbiamo sperimentato, ci hanno consentito di gestire in maniera più efficiente gli accessi in struttura. Il fascicolo elettronico ovvero la possibilità per il cittadino di avere tutta la sua storia clinica, di esami del sangue, di esami radiologici, di interventi chirurgici, di vaccinazioni e di altre cose attinenti alla salute in un microchip o in una nuvola virtuale aiuterebbe molto noi medici nella semplificazione e in una maggior appropriatezza di cure. Permetterebbe anche di evitare ripetizioni di esami inutili che attualmente ingolfano e allungano le liste d’attesa.”

L’AIDR si farà promotrice di un tavolo per la firma di un patto che renda interoperabile il fascicolo sanitario elettronico

“Già da domani – ha spiegato Andrea Bisciglia, cardiologo PO San Filippo Neri di Roma e Responsabile Osservatorio Sanità Digitale AIDR -, la nostra associazione si farà promotrice di un tavolo per la firma di un patto che renda interoperabile il fascicolo sanitario elettronico”. “Il vero problema oggi è che nonostante il fascicolo sanitario elettronico sia ormai realtà in tutte le regioni, manca una piattaforma che consenta di far dialogare questi strumenti in qualsiasi punto dello Stivale – ha sottolineato il presidente di Aidr Mauro Nicastri -. Oggi abbiamo voluto sottoporre alle autorità presenti un patto per lavorare di concerto per garantire l’interoperabilità del fascicolo elettronico, dalla Lombardia alla Calabria”.

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