3 miliardi di euro per le liste d’attesa: tutti i problemi della sanità sono risolti!

Il governo guidato da Giorgia Meloni ha recentemente presentato il suo bilancio annuale, noto come “manovra 2024”, un importante strumento per delineare le priorità e gli investimenti del governo per l’anno successivo.

La sanità e il sostegno alla natalità sono al centro della sua agenda politica, investendo poco meno di 24 miliardi, quasi 16 miliardi di extragettito e per il resto per tagli di spese. La manovra, così come è stata presentata, non dovrebbe disperdere risorse, andando a concentrarsi sulle grandi priorità del paese.

Priorità alla sanità con la legge di bilancio 2024

Una delle caratteristiche più significative della Manovra 2024 è l’assegnazione di 3 miliardi di euro alla sanità. Questo investimento rappresenta un impegno importante per affrontare le sfide che il sistema sanitario italiano ha dovuto affrontare negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia di COVID-19.

Il finanziamento aggiuntivo dovrebbe contribuire a migliorare l’accesso ai servizi sanitari e a rafforzare l’infrastruttura medica in tutto il paese. Ciò dovrebbe portare a una maggiore efficienza e qualità dell’assistenza, nonché a una migliore preparazione per affrontare eventuali emergenze sanitarie future.

Le risorse della manovra 2024

Un ottavo delle risorse della manovra 2024 è destinato alla sanità, finalizzato all’abbattimento delle liste d’attesa da affrontare in due modi:

  • con il rinnovo del contratto del comparto sanitario;
  • con la detassazione sia degli straordinari che dei premi di risultato legati a obiettivi di abbattimento delle liste d’attesa.

Meloni parla del fondo sanitario nazionale 2024 dicendo:

“Con i quasi 136 miliardi a cui arriva quest’anno il Fondo sanitario nazionale raggiungiamo il più alto investimento mai previsto per la sanità. Nel 2019 prima del Covid eravamo a 115 miliardi di euro, 20 miliardi in meno e negli anni del Covid il Fondo ha viaggiato tra i 122 e i 127 miliardi, vaccini compresi e quindi mi sembra un po’ forte sostenere che con 136 miliardi questo Governo tagli la sanità, poi certo si può fare il giochetto che è stato fatto, di dire che scende in rapporto al Prodotto interno lordo perché ci sono stati anni precedenti nei quali scendeva e adesso fortunatamente il Pil sale e l’incidenza è sicuramente diversa ma è una buona notizia. E quindi voglio dire che alla fine le bugie che ho sentito non corrispondono alla realtà delle cose”.

Ogni manovra viene sempre dichiarata come “senza precedenti”. In realtà se solo si volesse bilanciare la perdita dovuta all’inflazione, si sarebbero dovute mettere a bilancio cifre ancor maggiori di quelle appostate.

Senza considerare il vincolo di destinazione delle somme stanziate: migliorare e abbattere le liste d’attesa.

A conti fatti una perdita secca per la sanità italiana, che continua a doversi confrontare con i problemi di sempre, con gli aumenti contrattuali senza coperture, con la disparita di trattamento dovuta a venti sistemi sanitari diversi in Italia, con la migrazione sanitaria, con i tetti di spesa immobili e i costi che lievitano in maniera esponenziale, etc.

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