COMUNICATO 8 SETTEMBRE 2025
A quattro mesi dalla Legge di Bilancio il ministro Orazio Schillaci ha già elencato le priorità e pretese sulla legge che verrà predisposta nei prossimi mesi e che già si prospetta al centro di trattative e confronti. La principale notizia riguarda l’aumento del Fondo Sanitario Nazionale per il quale è stato annunciato un aumento di € 2 miliardi aggiuntivi, ma al centro dell’attenzione rimangono anche i temi riguardanti il personale sanitario, le liste di attesa e i nuovi LEA. Assente dal dibattito, quantomeno per ora, il necessario innalzamento degli investimenti in prevenzione. Con un video messaggio al meeting di Rimini il ministro Schillaci ha ufficialmente aperto il confronto sulla legge di bilancio, anticipando il tradizionale dibattito autunnale e fissando già da adesso le principali priorità per il suo dicastero. Tra gli obiettivi tracciati, sui quali il numero uno del dicastero aveva già precedentemente convenuto con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, vi è innanzitutto l’innalzamento del Fondo Sanitario Nazionale che, dal 2026, raggiungerà i € 142,5 miliardi con un incremento di circa € 6 miliardi rispetto all’anno scorso: 4 erano già stanziati dalla precedente manovra e a questi se ne dovrebbero ora aggiungere altri 2. Se queste risorse dovessero essere confermate dal MEF, si avrebbe un aumento considerevole delle risorse assolute: l’ammontare del FSN del 2026 supererebbe le cifre che l’anno scorso erano state previste non solo per il 2026 ma anche per il 2027, e complessivamente si avrebbe un aumento di quasi €15 miliardi rispetto a soli tre anni fa. Il Ministro ha, inoltre, anticipato una sua idea rivoluzionaria, che però ha già suscitato un acceso dibattito: il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha avanzato la proposta di togliere i dipendenti della sanità dal perimetro della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre le rigidità contrattuali per favorire le assunzioni di medici e infermieri, ma la reazione dei sindacati non si è fatta attendere. Ed invero, atteso che tra le priorità della prossima Legge di Bilancio c’è la risoluzione delle gravi carenze di organico nel Servizio sanitario nazionale, il ministro Schillaci in un’intervista a La Stampa ha spiegato che “Assumeremo personale, anche con contratti, sia orari che retributivi, più flessibili,” ha dichiarato. Per fare ciò, si sta pensando di scorporare i dipendenti della sanità dalla Pubblica Amministrazione, in nome di una maggiore agilità nella gestione del personale. La necessità di fondi aggiuntivi sembra essere derivata anzitutto dal bisogno di far fronte alle considerevoli novità che riguardano il personale medico e sanitario, uno dei temi su cui il ministro ha maggiormente posto centralità e attenzione. Difatti, oltre agli annosi temi del sottodimensionamento e della sempre minore attrattività delle professioni mediche, con conseguente fuga all’estero di migliaia di giovani professionisti ogni anno, le nuove riforme sul personale evidenziano l’imprescindibilità di nuove risorse. Centrale in tal senso è il recente stop alle assunzioni “a gettone”. A decorrere dal 31 luglio, infatti, le strutture sanitarie non possono più ricorrere a questo tipo di compensazione per il personale medico e infermieristico.