108°CONGRESSO NAZIONALE SIOT: PRESENTE L’ACOP CAMPANIA ALLA TAVOLA ROTONDA

Al Congresso SIOT che si è svolto a Roma dal 6 all’8 novembre u.s. il Presidente ACOP Campania, avv. Gianluca Maccauro, ha partecipato alla Tavola Rotonda sul tema della digitalizzazione del settore sanitario, evidenziando come la robotica chirurgica e l’intelligenza artificiale stiano aprendo nuove frontiere in termini di precisione, personalizzazione delle cure e sicurezza del paziente in una disciplina tradizionalmente basata sulla manualità chirurgica e sull’esperienza clinica. La tre giorni è stata dedicata all’approfondimento delle tematiche di interesse Ortopedico e Traumatologico e ha visto riunirsi gli esperti del settore mediante organizzazione di simposi, tavole rotonde, relazioni e comunicazioni libere sui temi centrali individuati dal Comitato organizzatore alla presenza anche delle Società specialistiche. Scopo principale del prestigioso evento è stato quello di divulgare le novità sulla epidemiologia, sulla fisiopatologia, sulla diagnosi ed indicazioni terapeutiche delle più importanti patologie muscolo-scheletriche. Il Presidente ACOP Campania, ha infatti in questo contesto, messo in risalto proprio come la combinazione tra pianificazione pre-operatoria computerizzata e assistenza intra-operatoria robotica, permetta al chirurgo di simulare l’intervento e ottimizzare il posizionamento della protesi prima dell’incisione. Ed invero, i benefici concreti correlati all’uso della robotica, come dimostrano gli studi clinici: riduzione della perdita ematica, diminuzione del dolore post-operatorio, degenze più brevi e maggiore allineamento meccanico delle componenti protesiche costituiscono una serie di vantaggi per le strutture accreditate che sicuramente incidono positivamente sugli indicatori di qualità dell’assistenza. Il Presidente Maccauro afferma infatti: “Se a ciò aggiungiamo il beneficio dell’Intelligenza Artificiale, che rappresenta il complemento ideale della robotica, potenziandone le capacità analitiche e decisionali, sarebbe l’optimum. Infatti, gli algoritmi di machine learning e deep learning vengono impiegati in ortopedia per la diagnosi automatica di fratture, la valutazione di immagini radiologiche e la previsione degli esiti chirurgici.” Le cliniche accreditate avrebbero così la possibilità di diventare degli ecosistemi digitali”, aggiunge. “Tuttavia, l’introduzione di tecnologie robotiche in tali contesti comporta una trasformazione organizzativa significativa. L’adozione diffusa dell’ortopedia robotica è ostacolata da alcuni fattori critici. Il principale è di natura economica: il costo di acquisizione e manutenzione delle piattaforme robotiche è ancora elevato, rendendo difficile la loro implementazione nelle strutture di piccole dimensioni. Le case di cura accreditate sono potenziali utilizzatrici, ma devono valutare la sostenibilità finanziaria dell’investimento, tenendo conto di budget pubblici/privati, rimborso, efficienza operativa e risultati clinici, per ottenere alla fine quei benefici che al momento non giustificano una differenza di outcome rispetto alla ortopedia tradizionale tale da lanciarsi in questo tipo di impresa. Sul piano tecnologico, è vero che i futuri sistemi potranno adattarsi dinamicamente all’anatomia del paziente e apprendere dalle esperienze accumulate, evolvendo verso modelli di chirurgia semi-autonoma adattativa, ma i Costi di investimento (CAPEX), i Costi operativi (OPEX), i Costi indiretti e i Fattori critici che influenzano i costi, confluiscono in un Payback period (tempo di recupero dell’investimento) che prevede un Volume annuo di almeno 600 procedure ortopediche, in considerazione del risparmio medio per procedura dovuto a riduzioni di degenza e complicanze in un periodo di ammortamento a cinque anni”. La diretta conseguenza è che, come sottolineato dal Presidente ACOP Campania:” Queste proiezioni finiscono per tagliare fuori le strutture di medie e piccole dimensioni, che non esibiscono una casistica tale da giustificare l’investimento in tecnologie a meno che non si sviluppino importanti incentivi statali per consentire di entrare in maniera completa nell’era dell’ortopedia robotica”. Viene messo, dunque, in evidenza come “dal punto di vista scientifico, sono necessari ulteriori studi randomizzati per valutare la reale superiorità clinica dei sistemi robotici rispetto alla chirurgia convenzionale, in termini di outcome funzionali e durata degli impianti”. Nella conclusione del suo intervento il Presidente Maccauro fa una proiezione sugli sviluppi importanti che si possono intravedere in ambito di monitoraggio post-operatorio intelligente. “Ad esempio dispositivi indossabili e sensori integrati nelle protesi, permetterebbero di raccogliere dati in tempo reale sulla mobilità e quindi sulla riabilitazione del paziente. Questi dati, elaborati da algoritmi predittivi, possono consentire di identificare precocemente complicanze o deviazioni dal percorso riabilitativo standard”. Il dato significativo nell’utilizzo del’I.A. applicata alla chirurgia ortopedica sarebbe rappresentato proprio dall’utilizzo di strumenti volti alla prevenzione del rischio clinico principale: le infezioni da protesi ortopediche che hanno una incidenza percentuale che va dallo 0,5 all’1,2% degli impianti totali, che può insorgere in tempi diversi dall’intervento. Il Congresso di rilievo internazionale con oltre 2.400 partecipanti da tutto il mondo, ha rappresentato, dunque, un privilegiato punto di incontro e di confronto tra i chirurghi ortopedici che lavorano nelle Aziende Ospedaliere ed Universitarie e nelle Strutture accreditate, fra loro e con le industrie che forniscono Presidi e Farmaci affinché possano, tutti insieme contribuire al miglioramento dell’attività professionale e, di conseguenza, a quello delle cure prestate ai pazienti affetti da malattie muscolo scheletriche. I contributi forniti on topic dall’Associazione hanno permesso di effettuare un focus anche sugli aspetti che riguardano le Strutture sanitarie e la loro organizzazione.

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