LA SANITA’ NELL’UNIONE EUROPEA: coordinamento tra fondi di coesione e PNRR

L’Unione europea appare orientata verso un modello europeo di servizio sanitario, attuo ad armonizzare le garanzie del welfare con il mercato interno dei servizi; sempre nell’ambito dell’integrazione economica europea e della definizione dello status di cittadino europeo, la rigida separazione tra sistemi sanitari nazionali sembra essere destinata ad essere superata. Lo svilupparsi di un mercato interno dei servizi è alimentato dalla garanzia di libera circolazione dei cittadini; questo ripercuote la propria azione in ambito di ricevimento di cure nei paesi membri. In questo contesto, trova applicazione la Direttiva 2011/24/UE. Tale Direttiva regola le cure transfrontaliere e conferisce il diritto di accedere ai prodotti medicinali, ai dispositivi medici e infine ai servizi sanitari presenti nei vari paesi europei. L’atto giuridico in esame in controtendenza con le varie forme di federalismo presenti in Europea facendo di fatto decaderela tematica di una contrapposizione tra strutture pubbliche e private rendendola irrilevante nel quadro europea. Infatti, gli Ospedali privati accreditati sono conformi per legge agli standard di qualità e sicurezza richiesti dai vari Paesi e, la Direttiva a tal proposito rinvia come criterio di validità per le prestazioni transfrontaliere la conformità alle normative nazionali e regionali.

Come si pone il nostro settore sanitario interno di fronte alle sfide del processo di integrazione economica europea? Nella Conferenza stampa del 2 Luglio u.s. il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto sull’approvazione da parte della Commissione europea del pagamento della quinta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rispondendo alle domande ha precisato che si è proceduto ad un coordinamento tra la politica di coesione e la politica del PNRR, così come raccomandato dalla Commissione europea. Il Ministro, nell’ambito della necessità “dell’efficacia della spesa” ha aggiunto, …” anche sul fronte del co-finanziamento dei programmi europei della coesione questo Governo ha molto innovato dando una parte di risorse per cofinanziare nell’ambito dei bilanci regionali dal fondo di sviluppo e coesione ed ha previsto, con il Decreto che sta per essere convertito in legge alla Camera, la possibilità che, in base al criterio di  premialità, cioè la possibilità che  le Regioni hanno di raggiungere  gli obiettivi della spesa, di poter integrare e implementare la quota di cofinanziamento con risorse nazionali, come premialità.”

 L’Italia si prepara, dunque, alle prossime sfide europee per l’attuazione delle riforme messe in campo dall’azione di governo: senza dubbio un ruolo cruciale rivestiranno gli interventi sul sistema sanitario.

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