INTELLIGENZA ARTIFICIALE PRIME APPLICAZIONI IN SANITA’

L’interesse per l’intelligenza artificiale in sanità è cresciuto notevolmente nell’ultimo periodo, non solo per i vantaggi immediati nella diagnosi e cura dei pazienti, ma anche per l’effetto che può avere sull’intero sistema di gestione della sanità. Secondo l’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), che ha pubblicato un documento sull’argomento, l’intelligenza artificiale ha lo straordinario potenziale per portare a un miglioramento della salute dei pazienti, a un aumento della produttività degli operatori sanitari e, per finire, alla creazione di esperienze sanitarie “patient-based”, ossia incentrate sul paziente. Per quanto riguarda il miglioramento della salute, l’intelligenza artificiale può analizzare grandi quantità di dati sanitari, identificando modelli e tendenze che sfuggono all’occhio umano. Ciò può portare a diagnosi più precise, trattamenti personalizzati e una migliore prevenzione delle malattie. Per quanto attiene l’aumento della produttività degli operatori sanitari, l’intelligenza artificiale può “automatizzare” le attività amministrative “ripetitive”, lasciando ai medici del tempo prezioso che può permettere loro di concentrarsi maggiormente sui propri pazienti. L’intelligenza artificiale (IA) sta, quindi, rivoluzionando il settore della sanità, portando innovazione e trasformando il modo in cui vengono erogati i servizi medici. Questa tecnologia all’avanguardia si sta sempre più integrando nelle pratiche cliniche, dalla diagnostica medica alla personalizzazione dei trattamenti, emergendo come un pilastro fondamentale della sanità digitale. L’intelligenza artificiale ha già quindi, dimostrato un forte impatto nel campo della sanità: sfruttando algoritmi sofisticati e vasti dataset sanitari, l’IA consente diagnosi più rapide e precise, migliorando la qualità dell’assistenza ai pazienti e fornendo un prezioso supporto agli operatori sanitari. In ambito medico, per esempio, sono utilizzati per analizzare le note delle cartelle cliniche nelle quali si riporta, in forma testuale, il decorso ospedaliero di un paziente (capi note): l’IA in questo caso sarà in grado di estrarre eventi accaduti che non sono stati correttamente riportati nella cartella clinica. Tuttavia, l’introduzione di sistemi basati sull’intelligenza artificiale solleva anche importanti questioni, specialmente in materia di responsabilità medica in caso di errori. Se un sistema di IA dovesse commettere un errore e il paziente subisse un danno, chi ne sarebbe responsabile? I software utilizzati possono essere classificati come dispositivi medici ai sensi del Regolamento (UE) 2017/745 “MDR”. Tale regolamento però non fornisce particolari indicazioni in tema di responsabilità, limitandosi a prevedere una responsabilità generale del fabbricante nel caso di malfunzionamenti e danni derivanti dallo stesso, con annesso obbligo di garantire una copertura finanziaria sufficiente in relazione a tale responsabilità, tipicamente sotto forma di assicurazione. Il professionista medico, in caso di errore, potrebbe essere tenuto ad assumersi la responsabilità per il trattamento sanitario erogato con l’ausilio di strumenti che utilizzano l’IA e che sono sotto il suo diretto controllo. Ogni questione derivante da eventuali danni ai pazienti potrà, in ogni caso, essere risolta mediante l’applicazione degli ordinari rimedi codicistici e previsti da norme speciali, come quella sulla responsabilità medica di cui alla vigente normativa. Altro pericolo concreto analizzato dopo le prime esperienze di AI in sanità è la possibile perdita del controllo decisionale. Infatti, l’uso dell’IA in sanità comporta il rischio che i medici diventino eccessivamente dipendenti dai sistemi automatici, con il pericolo di affidarsi a valutazioni che non sono sempre del tutto trasparenti. L’intelligenza artificiale in sanità rappresenta sicuramente un’opportunità straordinaria, ma richiede un uso prudente e regolamentato, con attenzione ai limiti e ai rischi che comporta per la sicurezza, l’etica e la qualità delle cure.

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