Forum internazionale R-7 Radiology: nuove tecnologie per una Sanità sempre più sostenibile

La radiologia medica ha come principale alleato le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale (AI). Le attuali numerose innovazioni tecniche stanno cambiando il volto della Radiologia medica e le hanno permesso un’incredibile evoluzione in pochissimi anni. Infatti, a seguito di esami come Tac o risonanza magnetica è possibile ottenere diagnosi immediate ed estremamente accurate con esami non invasivi per poter intervenire sulle patologie quando sono ancora gli stadi iniziali, personalizzare i trattamenti sulle necessità della persona per garantire risultati migliori con minori effetti collaterali e persino prevederne gli esiti in modo preciso. Uno sviluppo eccezionale della disciplina, inimmaginabile solo qualche anno fa, che incide positivamente sulla qualità di vita dei pazienti e ha ricadute concrete, come la più rapida individuazione dei tumori, la minore dose di radiazioni durante le radiografie e la riduzione dei tempi di attesa nei pronto soccorso

“Ogni anno in Italia si eseguono 70 milioni di procedure di diagnostica per immagine – sottolinea Nicoletta Gandolfo, Presidente eletto della Società Italiana di Radiologia Medica e interventistica (SIRM) – numeri che da soli fanno capire la rilevanza del radiologo: il medico che attraverso l’uso delle tecniche di immagine (TAC, RM, ecografia, radiologia tradizionale) contribuisce al processo diagnostico terapeutico della stragrande maggioranza delle patologie, da quelle cardiovascolari e oncologiche, a quelle infiammatorie/degenerative e traumatiche, sia in condizioni di urgenza/emergenza che di elezione. Rappresentiamo lo snodo decisionale di ogni processo clinico e siamo protagonisti anche nella prevenzione secondaria del tumore, attraverso gli screening. Ma non solo, il radiologo interventista, attraverso l’immagine, è oggi in grado di guidare per via transcutanea, senza necessità di interventi chirurgici invasivi, strumenti, cateteri per terapie locoregionali nelle grandi patologie. Aver creato l’occasione di incontro internazionale dove discutere delle problematiche della disciplina con i massimi esperti mondiali e, più in generale delle possibilità che le nuove tecnologie offrono al radiologo, non fa che rafforzare la convinzione che il lavoro che tutta la radiologia italiana ha fatto e farà per i pazienti (e più in generale per il sistema salute) in questi anni va per la giusta strada”.

Il Forum internazionale di radiologia R-7 Radiology, che si svolgerà a Venezia dal 10 al 13 ottobre, riunirà per la prima volta i 7 ‘leader’ radiologici del mondo, ossia i presidenti delle 7 società di radiologia dei Paesi del G7, assieme alla Società europea di radiologia”. Lo sottolinea Andrea Giovagnoni, presidente nazionale Sirm, Società italiana di radiologia medica e interventistica, alla presentazione di R-7 Radiology, il think tank che coinvolge le Società di radiologia dei Paesi del G7 per promuovere la prevenzione e migliorare le cure in una sanità sostenibile. L’incontro internazionale promosso da Sirm vedrà la partecipazione di presidenti delle società di Usa, Uk, Germania, Francia, Giappone, Canada, Italia e della società scientifica europea. Ci riuniremo – spiega Giovagnoni – per discutere di quelli che sono i grandi temi della disciplina e della sanità del futuro: dal paziente fragile alla sostenibilità, dall’intelligenza artificiale fino alla medicina di precisione. “L’obiettivo dell’R7 Forum Internazionale di Radiologia – conclude Giovagnoni – è quello di prepararsi ad una sanità del futuro sempre più sostenibile e sempre più centrata sul paziente migliorando i processi decisionali e organizzativi alla luce delle nuove tecnologie e della Inteligenza artificiale.

Sarà una tre giorni di dibattiti e incontri bilaterali, in cui i  7 leader della Radiologia mondiale potranno scambiarsi idee, esperienze, strategie per giungere ad un obiettivo comune, delineare il futuro della disciplina sempre più centrata sulla sicurezza ed efficacia delle cure al paziente: “Sarà un evento che rappresenta l’avvio di una cooperazione – come ha spiegato Andrea Giovagnoni, Presidente Nazionale SIRM – nato per affrontare le sfide globali della medicina e la Sanità Pubblica, a tutto vantaggio dei pazienti”.

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