Nuovi tariffari per i livelli essenziali assistenziali

Dal 2017 si attende un provvedimento molto travagliato in merito ai nuovi livelli essenziali di assistenza. Un provvedimento che consente di rinnovare, in linea con i tempi, i vecchi tariffari che sono fermi al 1996 per la specialistica e al 1999 per la protesica. In questi anni, sono stati parecchi i tentativi di far andare in porto la riforma, ma ci si è sempre fermati di fronte a vari muri, dalle Regioni per cui le risorse non sufficienti e dalle varie associazioni e laboratori che hanno sempre criticato i vari documenti che si sono succeduti.

Il nuovo decreto sulle tariffe per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica potrà essere applicabile a partire dal primo dicembre 2024. Inoltre, si prevede che le prescrizioni emesse entro il 30 novembre 2024 relative a codici e prestazioni, anche in esenzione, contenute nell’elenco della specialistica ambulatoriale di cui al decreto ministeriale 22 luglio 1996 e nei cataloghi regionali, sono erogabili con le relative tariffe entro e non oltre il 31 luglio 2025.

L’impatto complessivo della proposta tariffaria risulta pari a 502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e ad euro 47,6 milioni per la protesica, per un totale di 549,9 milioni di euro. Ma sarà la Conferenza Stato Regioni a dover dire l’ultima sul decreto.

Le novità riguardano anche il numero di prestazioni che sale a 2.108, contro le 1.702 della versione del 1996. In sostanza, però, il nuovo nomenclatore include, anche, prestazioni di assistenza specialistica e ambulatoriale che sono descritte e organizzate in modo differente.

E’ il caso di alcune prestazioni che in precedenza erano eseguite solo in regime di ricovero ed oggi, invece, possono essere erogate in ambito ambulatoriale come: radioterapia e terapie biologiche innovative. Anche le visite e gli esami relativi alla diagnostica per immagini degli arti includono alcune procedure specifiche.

Per quanto riguarda l’oculistica sono state modificate le tariffe per alcune procedure legate alla cataratta e altre prestazioni oculistiche, per le quali è stata prevista un’integrazione tariffaria per coprire la valutazione anestesiologica​.

Altra novità è rappresentata dall’ambito della procreazione medicalmente assistita per il quale sono state adottate le tariffe applicate dalla Regione Emilia Romagna che comprendono la remunerazione di tutti i cicli del percorso delle coppie assistite, tenendo anche in considerazione l’inclusione del reperimento dei gameti ed il relativo monitoraggio, prevedendo una necessaria integrazione tariffaria, sulle prestazioni relative ad agoaspirazione dei follicoli, fecondazione in vitro con o senza ICSI (omologa), trasferimento embrioni.

Per quanto attiene ortesi e protesi, il nuovo nomenclatore amplia e aggiorna l’elenco per arti superiori e inferiori, inclusi ausili per la mobilità e calzature ortopediche.

E’ stata reintrodotta nel catalogo del SSN, la fotoferesi extracorporea è una procedura di fotoattivazione linfocitaria per specifiche condizioni immunologiche, ora nuovamente coperta dal SSN​.

Ovviamente l’elenco è ancora lungo, ma il malcontento delle Regioni per quanto leggermente sedato non è totalmente eliminato.

avv. Maria Antonella Mascaro

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