Nuove assunzioni nella manovra per il comparto sanitario

E’ previsto un piano di assunzioni triennale, nella manovra di bilancio, che dovrebbe far sì che vengano assunti quasi trentamila operatori sanitari e medici. La priorità è per gli infermieri che rappresentano la vera emergenza dal momento che ne mancherebbero circa settantamila.

Il piano presenta delle somiglianze con quello previsto per l’anno precedente, poi non realizzato, perché bloccato dal Ministero delle Finanze, ma si auspica che la salute non venga sacrificata come per l’anno precedente; infatti si parla di migliaia di assunzioni, ma solo poche destinate ai medici e la maggior parte per gli infermieri.

I fondi per finanziare il piano dovrebbero aggirarsi sui 420 milioni nel 2026, 845 nel 2027 e poi circa 1,6 miliardi a regime dal 2028 e le assunzioni seguiranno questo stesso ritmo. L’obiettivo è far crescere tutto il personale sanitario del Ssn dell’1,5% nel 2026, del 3% nel 2027 e del 6% nel 2028 (per i medici la crescita sarà dallo 0,5% all’1,5% nel 2028; fonte del sole 24 ore).

Oltre alle assunzioni sarebbero previsti incentivi per il personale. Si è parlato in precedenza della defiscalizzazione dell’indennità di specificità, cioè: il compenso economico aggiuntivo che riconosce e valorizza le competenze e le particolari attività svolte dai medici e dagli infermieri, contribuendo a un adeguato riconoscimento della professionalità ed a un’equa retribuzione, ma sembra difficile che ciò possa avvenire, sempre per il veto del Mef. Ad ogni modo, se è difficile defiscalizzare, è probabile che le indennità possano subire un aumento.

Altra novità per gli infermieri riguarda l’eliminazione del vincolo di esclusività. Dunque chi lavora per il servizio sanitario nazionale, potrà in aggiunta – come fanno i medici e senza richiesta di autorizzazione – esercitare anche l’attività in libera professione.

Inoltre è previsto un aumento di investimenti nella prevenzione, in modo da evitare ricoveri e somministrazioni di terapie extra. A questo proposito è prevista un’estensione degli screening oncologi, ricomprendendo una fascia di popolazione più giovane di età rispetto a quella già annunciata. La lista dei finanziamenti sarebbe molto più lunga anche rispetto alla bocciatura che il TAR del Lazio ha conferito al nuovo tariffario, ma si deve procedere con prudenza.

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