L’Istituto Superiore della Sanità con le scuole e le Regioni per la prevenzione

Meravigliosa e più che mai efficace la campagna promozionale a favore della vaccinazione da virus HPV (papilloma virus), lanciata in occasione della Settimana Europea dell’Immunizzazione e promossa dalla Commissione Europea. Un vero esempio di comunicazione creativa e partecipativa per promuovere la vaccinazione tra i giovani.

Campagna, questa, capace di unire due fondamentali diritti della nostra costituzione: istruzione e sanità, due principi che si trovano alla base dello stato sociale e dello stato di diritto che una comunità, meglio una popolazione, dovrebbe avere sempre alleate per la sua crescita e la sua sicurezza.

Si chiama “proteggi il domani” il video con il quale alcune scuole hanno trattato, per il tramite di un brano rap melodico, il tema della prevenzione dal virus HPV invitando tutta la giovane popolazione maschile e femminile alla vaccinazione che è gratuita per i giovani.

La storia parla di un ragazzo che rischia di perdere la madre a causa di un tumore da Hpv. Il messaggio finale è chiaro: vaccinarsi può salvare la vita.

La collaborazione delle Regioni Calabria, Basilicata Puglia e Piemonte – sono quattro scuole di queste quattro regioni – dimostra la possibilità di andare oltre i confini territoriali per un bene comune.

Il progetto è nato all’interno del programma europeo Perch (PartnERrship to Contrast HPV), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Il brano sarà inoltre utilizzato come strumento di comunicazione nei progetti futuri di sensibilizzazione e promozione delle vaccinazioni, curati dall’Istituto Superiore di Sanità.

Il progetto europeo ha promosso una sperimentazione pilota in tre regioni italiane: Calabria, Campania e Puglia, per introdurre la vaccinazione anti-HPV direttamente nelle scuole.

L’obiettivo europeo è quello di raggiungere almeno il 90% di copertura vaccinale entro il 2030, soglia fondamentale per prevenire in modo efficace i tumori correlati all’infezione da HPV. Un traguardo ancora lontano per l’Italia, poiché, secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero della Salute, nessuna regione italiana ha raggiunto il 90% di copertura vaccinale. Peraltro persiste una forte eterogeneità regionale, dal momento che alcune regioni non raggiungono il 40%, mentre le coperture nelle scuole che hanno introdotto la vaccinazione sono più alte.

Dunque si torna al tema fondamentale di quanto l’istruzione e, dunque, i suoi luoghi strategici possano aiutare a diffondere la prevenzione ed evitare spiacevoli inconvenienti.

Educazione e cultura a vantaggio del benessere e della salute.

avv. Maria Antonella Mascaro

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