La problematica irrisolta dei medici e degli infermieri gettonisti

Il fenomeno dei medici cosiddetti a gettone non si è mai placato da quando, dopo la pandemia, si è intensificato, permettendo una dilagante diffusione.

Il fatto non riguarda soltanto i medici dei quali si parla più spesso, ma anche il personale infermieristico: da quello specializzato all’operatore socio sanitario, che ormai vanta numeri superiori a quelli del personale medico.

E’ intervenuta sul tema anche l’Autorità di Garanzia dell’Anticorruzione, nella relazione al Parlamento, esprimendo l’esigenza di una maggiore valorizzazione delle professionalità in campo sanitario che va selezionata attraverso il bando di concorsi per distinguere attraverso la meritocrazia e la selezione dei migliori.

Nel frattempo continua l’esternalizzazione delle professioni indicate di sopra.

Il numero delle convenzioni/ accordo quadro è in notevole aumento. Ci si riferisce a diversi tipi di accordi che regolamentano un rapporto di lavoro attraverso, quasi sempre, l’intervento di società interinali, con la struttura societaria della cooperativa o dell’associazione. Nel 2024 l’analisi dei dati sui medici a gettone ha evidenziato che il valore dei contratti, rispetto al 2023, è aumentato del 20%. Per quanto riguarda gli infermieri il valore dei contratti e degli accordi quadro è passato da circa quattro milioni a circa sei milioni di euro.

Il punto è che questo metodo di ingaggio è stato permesso nel periodo pandemico e post-pandemico in quanto c’era una forte domanda di personale medico, ma è successivamente sfuggito ad una regolamentazione puntuale e capillare. Ciò ha provocato un ingente danno economico anche alla macchina pubblica, in particolare al sistema sanitario nazionale che, secondo i dati, anche divulgati da ANAC, ha condotto ad una crescita dell’importo complessivo dei contratti e delle adesioni agli accordi quadro ed alle convenzioni delle stazioni appaltanti, con conseguente impiego di risorse pubbliche per oltre quaranta milioni di euro.

Peraltro è stato osservato che è invalsa la prassi nel sistema pubblico di acquistare macchinari a prezzo scontato e spesso dagli stessi fornitori, in cambio di nascoste contropartite che generano costi con ricaduta sulle finanze dello Stato.

Problemi, questi, che si risolverebbero con maggiori bandi di concorso per selezionare i migliori dal punto di vista del personale sanitario e con gare di appalto o sistemi equiparati per quanto riguarda le forniture di beni e servizi.

Il fenomeno dei gettonisti crea, inoltre, il problema di una sorta di desertificazione dei posti pubblici che è malsana e contraria al nostro sistema sanitario dove l’universalità delle cure passa attraverso il finanziamento delle strutture e l’assunzione del personale a condizioni contrattuali eque. Il gettonismo conduce inevitabilmente ad un non equilibrio del mercato della domanda e dell’offerta del lavoro del personale sanitario.

avv. Maria Antonella Mascaro

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