Intelligenza artificiale e violenza sui sanitari

Si parla spesso e da tanto tempo di quanto numerosi siano gli episodi di violenza esercitati sul personale sanitario medico e non, tanto che è stato introdotto nell’ordinamento un inasprimento delle pene quando le lesioni sono rivolte ai soggetti di cui sopra.

Nel 2023 in Italia sono stati registrati più di sedicimila episodi di violenza contro i lavoratori delle strutture sanitarie. Per contenere questo increscioso fenomeno l’Istituto superiore di Sanità ha avviato un’iniziativa creando il progettoUe Brave-Wow (Building Respectful And Violence free gender inclusive Environments in the World Of Work), finalizzato a costruire ambienti di lavoro rispettosi dell’operato dei lavoratori. L’intento è proprio quello di non sottovalutare la violenza di genere, le aggressioni e le molestie sul lavoro che sono ancora oggi sottovalutate e spesso non rilevate, a livello sovranazionale.

Ci si potrebbe chiedere come mai nel progetto è inserita la violenza di genere, ma l’osservazione non è banale dal momento che dai dati 2023 emerge che le infermiere sono le vittime di violenza più frequentemente prese di mira, seguite da medici e assistenti sanitari, dei quali due terzi sono donne.

I luoghi dove avvengono questi episodi, più frequentemente, sono i pronto soccorso, le sale di emergenza, le unità di cura dei pazienti, le unità psichiatriche e le cliniche ambulatoriali.

Dal punto di vista di coloro che compiono i suddetti atti di violenza quattro su cinque sono uomini.

Il progetto è finanziato fino al 2027 e comprende l’impiego dell’intelligenza artificiale che verrà utilizzata in parallelo alla somministrazione del questionario per la violenza di genere sul lavoro, integrato con il questionario sul lavoro dignitoso.

Nel progetto si avverte l’urgenza di valutare, non solo sotto gli aspetti statistici, ma anche per contrastare il fenomeno della violenza, nell’ambito di organizzazioni sanitarie di vari paesi: il Portogallo capofila e a seguire Italia, Spagna e Slovenia. Il progetto coinvolgerà le parti interessate, attraverso gruppi di discussione, interviste e analisi dei social media per identificare e affrontare la violenza e il bullismo. I risultati saranno elaborati per mettere in atto strategie, protocolli, metodi e strumenti di lavoro, atti a prevenire ed evitare incresciosi episodi.

Per l’Italia saranno coinvolti una decina di ospedali di medie e grandi dimensioni, distribuiti sul territorio nazionale, in numero di 4 nel settentrione, 2 nel centro e 4 nel meridione, per garantire una buona rappresentatività statistica.

I dati saranno utili e divulgati nella comunità europea per condividere, attraverso la comunicazione, una serie di metodologie atte ad evitare e, dunque, prevenire, comportamenti dannosi per tutto il personale sanitario. Un’ulteriore applicazione dell’intelligenza artificiale in aiuto alla sanità, ma anche utile a limitare, si spera, episodi di violenza che possono sfociare in lunghi ed incresciosi, nonché dispendiosi processi giudiziari.

avv. Maria Antonella Mascaro

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