Decreto liste di attesa

20 giugno 2024

“Una grande palla propagandistica ed elettorale”. Così Vincenzo De Luca ha risposto a una domanda sul decreto del Governo per la riduzione delle liste d’attesa mediche, in quella che è soltanto l’ultima puntata della polemica che va avanti oramai da lungo tempo tra lui e l’esecutivo.

Nel decreto, spiega il Presidente della Campania a margine di una visita all’ospedale di Ariano Irpino (Avellino), “non dicono con quali soldi e con quale personale far lavorare gli ospedali nei fine settimana e nelle feste comandate”.

Per il Governatore serve una riforma complessiva, non provvedimenti elettorali che offendono i cittadini e non risolvono i problemi.

Intanto in Regione Campania scoppia la polemica: “Terminato da poco il Question Time in Consiglio in cui ho ricevuto come al solito risposte poco chiare da una Giunta sempre meno trasparente su tematiche di enorme importanza in ambito sanitario”. La consigliera indipendente Marì Muscarà protesta per le sue domande a proposito della sanità campana.

“Avevo chiesto come mai ci fossero lunghe liste di attesa nel Servizio Sanitario Nazionale i dati del 2022, assolutamente indecenti, denunciano prestazioni irrisorie nel SSN mentre in Alpi, ossia a pagamento, i numeri sono molto più alti – ha spiegato – Ricordiamo che solo al Cardarelli nel 2022 sono state somministrate 1255 visite ortopediche in intramoenia, mentre nel pubblico appena 112 (1 ogni 3 giorni), all’Ao dei Colli 111 ecografie dell’apparato urinario in intramoenia e 0 nel pubblico; al San Giuseppe Moscati su 699 visite ortopediche in intramoenia sono risultate 0 nel pubblico. Come mai se il sistema sanitario Nazionale soffre di liste di attesa, ci troviamo spesso 0 visite in ospedale, possibile che rimandino direttamente in Intramoenia? Perché la Giunta mi ha mostrato una tabella di risposta al Question Time diversa da quella precedente e lontana dalla mia interrogazione?“.

“Ci hanno messo dentro anche le prestazioni dei Pronto soccorso? Sono già pronta con un’altra interrogazione più nel dettaglio per il prossimo Question Time. Anche in questo settore sono sola in Consiglio Regionale, mentre invece dovrebbe interessare tutti”, conclude Muscarà. Al solito le inefficienze del settore pubblico ricadono sulla pelle dei cittadini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *