Sanità privata, medici verso lo sciopero

Dopo due mesi di rassicurazione da parte del Ministero della Salute in relazione allo sblocco dei contratti e alla revoca dello sciopero del 13 dicembre dello scorso anno, nulla sembra essere cambiato.

Il comparto sanitario vuole protestare con uno sciopero proclamato per il prossimo 13 febbraio dai medici della sanità privata, dal momento che il contratto di questo comparto (cosiddetto contratto Aiop del comparto sanitario delle strutture private accreditate) non viene rivisto da oltre venti anni.

I medici dipendenti delle strutture sanitarie accreditate sono inquadrati, in modo anacronistico come ‘aiuti’, ‘assistenti’ e ‘primari’, e percepiscono meno della metà dei colleghi che lavorano nel pubblico.

La fonte parte dal sindacato Cimop che ha indetto, come prima sigla, lo sciopero nazionale dei medici della sanità privata il prossimo 13 febbraio; giornata nella quale i medici della sanità privata accreditata manifesteranno a Roma sotto il Ministero della Salute.

A dicembre il Ministero della Salute aveva assicurato uno sblocco dei contratti, tanto che lo sciopero indetto era stato revocato, ma dopo due mesi la situazione è ulteriormente peggiorata. La richiesta è che il contratto sia finanziato dallo Stato, ma per il momento il Ministero della Salute ha convocato le parti datoriali ed i sindacati, compresa la Cimop, sottolineando che il tavolo fosse dedicato solo al contratto del comparto, e non quello dei medici. Si è aggiunta la voce di Aris per le strutture sanitarie religiose che sostiene di non riuscire a sostenere ulteriori incrementi salariali senza un adeguamento del contributo statale per le prestazioni erogate.

Tutto ciò accade, nonostante il Ministro della Salute non perda occasione per ricordare come la sanità privata accreditata sia il braccio destro della sanità pubblica e di come quest’ultima non possa esistere senza la prima, ma i fondi non vengono stanziati e i contratti non vengono modificati, determinando una inaccettabile discriminazione dei medici dipendenti delle strutture private ed una evidente violazione dell’art. 36 della Costituzione.

avv. Maria Antonella Mascaro

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