Potenziare i servizi di prevenzione del territorio

Non è facile cambiare ai cittadini la visione di porre al centro dell’assistenza sanitaria l’ospedale, nella cosiddetta visione ospedalocentrica. Ciò è dovuto a decenni nei quali il ruolo dell’ospedale è stato interpretato quale luogo unico di riferimento per la cura del paziente.

Purtroppo questa visione porta con sé molti effetti negativi. La prima osservazione riguarda il fatto che una rete ospedaliera che si rispetti, soprattutto in termine di posti letto, deve essere in grado di far fronte ai problemi di salute dei cittadini. Questa situazione, in periodi epidemici, la si avverte ancora più forte. Tuttavia, è altrettanto scontato affermare che gran parte delle problematiche che riguardano la salute del Paese e di nazioni assimilabili alla nostra, a livello socio-economico, vadano affrontati a livello di territorio e quindi, per quanto concerne i livelli essenziali di assistenza, di effettuare prevenzione collettiva, assistenza distrettuale e assistenza sociosanitaria.

La visione dei cittadini che pone al centro della salute l’ospedale si associa alla analoga visione della politica, in un rapporto diretto, quasi confondendosi l’una nell’altra.

Questa visione da parte della politica ha effetti molto concreti nel sottofinanziamento che si avverte in gran parte delle Regioni, tanto da determinare un depotenziamento a livello territoriale, anzichè un rafforzamento, concedendo più fondi e creando più strutture, non necessariamente costruendo ospedali. Ciò determina che il territorio è ancor più sottofinanziato, come dimostrano i dati emersi dal Rapporto Salute Mentale annuale del Ministero della Salute.

Dunque, porre unicamente al centro della salute del cittadino l’ospedale crea una distorsione nella risposta razionale ai due problemi drammatici più sentiti dai cittadini: il sovraffollamento dei Pronto Soccorso e l’allungamento della lista di attesa.

Due piaghe che trovano la loro principale causa nella debolezza organizzativa e ancor prima culturale del territorio e che hanno invece l’unico tentativo di risposta nell’incremento della offerta specialistica.

La visione di porre al centro l’ospedale si associa sul territorio alla riapertura di alcuni piccoli ospedali e con la trasformazione delle Case di Comunità in poliambulatori specialistici, in alcune regioni.

Diversamente bisognerebbe dare una giusta applicazione allo spirito del PNRR, concepito per dare manforte alle strutture socio-sanitarie in senso lato, con il potenziamento delle attività e dei servizi che lo stesso finanzia, soprattutto nel dare operatività alle attività previste nel Piano Nazionale della Prevenzione.

avv. Maria Antonella Mascaro

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