Il tetto di spesa per personale sanitario

L’annosa problematica del tetto di spesa destinato al personale sanitario porta in auge una nuova stagione di polemica fra quanto è scritto nella legge e quelle che sono le interpretazioni e le promesse del Governo.

Nel 2024 l’incremento del tetto di spesa del personale è stato previsto del 10% rispetto all’incremento del Fondo Sanitario del 2024 e non rispetto al tetto di spesa del 2023.

Il su citato incremento era già previsto dalla legge. Il 5% ulteriore aggiuntivo su richiesta delle Regioni poteva e può essere riconosciuto, solo in caso di rispetto degli standard organizzativi fissati da Agenas.

Il tetto in questione per il 2024 è stato ritoccato di pochissimi punti percentuali (pari all’uno per cento o poco più); nel 2025, con ogni probabilità, rimarrà con un lievissimo incremento o al massimo cambierà nome.

Cercando di fare chiarezza va spiegato che la percentuale del 10% di aumento del tetto per il personale sanitario, nel 2024, va riferita al Fondo Sanitario e non al tetto di spesa dell’anno precedente. Per fare un esempio se ci si riferisse alla regione la percentuale del 10% su base regionale determinerebbe un incremento molto più alto rispetto al riferimento su base nazionale, in quanto questa andrebbe suddivisa su tutto il territorio del paese. Dunque, l’incremento del 10% sul Fondo rappresenta una percentuale molto minore.

Inoltre, il suddetto incremento del 10% era già previsto dalla legge che permetteva di poter aggiungere un ulteriore 5%, sempre previsto dalla legge, calcolato ancora una volta rispetto all’incremento del Fondo Sanitario regionale.

Ad ogni modo va precisato che il 5% su richiesta delle Regioni può essere riconosciuto soltanto con decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze, limitatamente al rispetto degli standard organizzativi, fissati da Agenas in un documento emanato nel 2023, sulla base del fabbisogno territoriale di personale sanitario. Dal momento che nel documento si prevede che gli ospedali rispettino il DM 70, ciò fa sì che quasi nessuna Regione possa accedervi.

La deduzione logica porta a concludere che nel 2025 e negli anni a venire tutto rimarrà immutato, almeno fino a quando non verrà emanato un nuovo metodo di calcolo per soddisfare il fabbisogno di assunzioni di personale sanitario. Calcolando che la precedente normativa è del 2017 e sono stati necessari sei anni per emanare un nuovo provvedimento, quello del 2023, è difficile poter prevedere una modifica legislativa che permetta un cambiamento nell’anno che verrà, in modo così repentino.

La restrizione, poi, forse necessaria, ma certamente limitante, concernente l’utilizzo da parte delle Regioni della percentuale di incremento del tetto, ha impedito, già nel 2022, a molte regioni l’accesso al suo utilizzo.

Non è ottimistico immaginare l’incremento delle assunzioni del personale sanitario se non nei ristretti limiti del calcolo elaborato dalla legge vigente.

avv. Maria Antonella Mascaro

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