Si è tenuto il 23 luglio u.s. l’incontro presso la Regione Lazio sulla sanità privata, al quale ha partecipato Acop Lazio con il dottor Alessandro Castellana, alla presenza del Direttore Regionale per la Salute e Integrazione SocioSanitaria Dott. Andrea Urbani, il Direttore Generale Dott. Alessandro Ridolfi, e altre associazioni datoriali di settore (Aris, Unindustria salute, Anaste Lazio, Legacoop sociali Lazio, Uneba Lazio, Aiop, Confcommercio salute), oltre alle parti sindacali CgiL, CISL e UIL.
Il tavolo era finalizzato alla realizzazione di un contratto unico per la sanità privata accreditata e la Regione Lazio si è fatta promotrice di un tavolo unico nazionale per l’avvio delle trattative sindacali.
Accolta con favore l’iniziativa dalle sigle datoriali, con la sola eccezione mossa da Acop, tra gli altri, sulla scarsità di risorse. Si è ricordato che le tariffe territoriali legate al comparto delle R.s.a. sono ferme da oltre 12 anni quelle dei cosiddetti ex articolo 26 ha avuto un piccolo aggiornamento circa sei anni fa, per non parlare delle tariffe ospedaliere.
La posizione espressa da Acop è stata quella di favorire il tavolo di concertazione, purché ci sia contestualmente un adeguamento di risorse.
Al termine dei vari interventi è intervenuto il direttore dell’assessorato regionale, dottor Urbani, sostenendo che sul contratto unico territoriale, partendo dalla definizione dei costi e valorizzando gli altri fattori produttivi si può pensare a un aggiornamento della retta. Maggiori difficoltà invece si incontrano sulla parte ospedaliera, a causa del perdurare del piano di rientro per la Regione Lazio, che resta obbligata alla applicazione delle tariffe nazionali. Si è dimostrato tuttavia fiducioso per il prossimo anno, in previsione della chiusura del bilancio in pareggio, che sbloccherebbe la possibilità di uscita dal piano di rientro, con la possibilità di rivedere le tariffe.
Da ciò la necessità di allargare il tavolo anche ad altri interlocutori istituzionali, quali la conferenza Stato Regioni e i Ministeri competenti. Per tale motivo si prospetta l’istituzione del tavolo univo nazionale.